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Mancanza di fiducia in se stessi: cosa fare

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Sarà capitato a tutti di sperimentare una mancanza di fiducia in se stessi. Ma che cos’è questa fiducia in sé stessi? Sempre più spesso se ne sente parlare. La mancanza di fiducia in sé stessi è una delle cause principali che portano al fallimento di imprese, più o meno grandi, progetti ed ambizioni. Quando la fiducia in se stessi viene a mancare, il nostro organismo si sente debilitato, oppresso, quasi depresso, pronto a sprofondare nell’oblio.

La fiducia in se stessi è quella cosa che rende possibile il concreto realizzarsi di progetti e di obbiettivi, facendo in modo che questi progetti abbiano esiti positivi. La mancanza di fiducia in se stessi è sicuramente causata da una mancanza di autostima, che può scaturire da diverse cause: il fallimento personale oppure lavorativo, un insuccesso scolastico, la perdita improvvisa di denaro, e molto altro.

“Avere l’autostima sotto ai piedi” è un modo di dire che esplica a pieno come ci si sente quando si sperimenta una mancanza di fiducia in se stessi. Ma cosa si deve fare quando la fiducia che si nutre verso il proprio essere viene a mancare? Vediamolo ora, insieme, in questo articolo.

Avere fiducia in se stessi significa, in un certo senso, vivere più spensieratamente la vita: affrontarla, nelle sfide quotidiane che questa ci propone, e superarle, al meglio. Superare una sfida al meglio non significa che necessariamente questa debba avere un esito positivo; piuttosto, affrontarla col giusto mood psicologico, con un umore positivo ed orientato al successo.

Se la fiducia in se stessi viene a mancare, si provi a seguire questo semplice ma utile consiglio.

Innanzitutto, si ricordi che una mentalità positiva, un atteggiamento positivo verso i problemi che si affrontano è sicuramente un must, se si vuole ottenere qualcosa dalla vita, o semplicemente cambiare stile di vita. Appena ci si accorge di soffrire di una mancanza di fiducia in se stessi, bisogna fermarsi, modificare il proprio pensiero da negativo a positivo. Per esempio, se l’indomani si deve sostenere una prova importante, e ci si accorge che le nostre aspettative sono volte all’insuccesso, bisogna fermarsi subito, almeno con la mente. L’intelletto dovrà volgersi verso l’ottimismo, e nel nostro specifico caso, dovrà aspirare al superamento della prova. Dovrà, cioè, volgersi da una visione pessimistica ad una ottimistica.

Ma come si fa a cambiare la visione che si ha delle cose se fino ad oggi gli unici risultati che si sono ottenuti sono negativi? Bisogna, almeno agli inizi, provare a fingere un determinato ottimismo. Questo almeno all’inizio, perché poi dal fingere si passerà al viverlo veramente: l’ottimismo si connaturerà piano piano al nostro essere.

Questo è uno dei molteplici processi che permette di acquisire fiducia in se stessi. Sembra alquanto illogico e irrazionale, ma provare non costa nulla. Nel primo paragrafo di questo articolo, cliccando sul collegamento indicato, è possibile scoprire numerosi altri metodi per raggiungere la piena fiducia in se stessi.

Non preoccuparti se gli altri non ti apprezzano. Preoccupati se tu non apprezzi te stesso. Un circolo vizioso quello della fiducia in se stessi. L’ottimismo e il pensare positivo porteranno con loro altri pensieri positivi. E il pensiero positivo orienta verso la completa soddisfazione ed il raggiungimento di obiettivi che potrebbero sembrare anche irraggiungibili. Sì, sembrare irraggiungibili. Perché nessun obiettivo è irraggiungibile, se la fiducia in se stessi è presente.

Le persone che hanno scarsa fiducia in loro stesse sopportano passivamente gli eventi della vita, si sentono inferiori rispetto alle altre persone (ma in verità non lo sono), rimangono nella zona di comfort pur di non attribuirsi rischi. In più, le persone che soffrono di una mancanza di fiducia in se stesse hanno quasi sempre atteggiamenti rinunciatari nei confronti delle avversità della vita, ma anche verso i lieti eventi. Non accolgono a braccia aperte le problematiche della vita, ma nemmeno spalancano le porte alle buone nuove che potrebbero arrivare. Rimangono, infine, costantemente nel loro limbo: l’aggressività e la passività dominano il loro carattere.