Nell’ultimo giorno del mandato Trump, arriva un sospiro di sollievo per Tommaso Buti, l’imprenditore fiorentino legato al mondo della ristorazione e degli orologi di lusso. Dopo vent’anni dall’imputazione per presunti reati finanziari, arriva il perdono da parte del presidente degli Stati Uniti d’America, anche se nelle ultime ore di mandato.
Tommaso Buti è libero dalla spada di Damocle che per vent’anni gli è pesata sul capo: un’accusa di riciclaggio e truffa aggravata su richiesta della magistratura di New York, avvenuta alla fine del 2000. Ma torniamo indietro nel tempo: è il 1995 e un giovanissimo, poco più che ventenne Tommaso Buti, “Tommy” per gli amici del jet set internazionale, sbarca negli States e fa il botto. Conosce le persone giuste, è un bel ragazzo schietto e sicuro di sé, che piace alle donne e che ha voglia di divertirsi. Nel giro di pochissimo diventa famoso con i suoi Fashion Cafès, una serie di ristoranti che offrono un menù semplice e una sponsorizzazione da sogno: quella delle donne più belle del mondo. Top model del calibro di Naomi Campbell, Christi Turlintong, Claudia Schiffer, sono sue socie in affari e dopo New York nuovi locali vengono aperti a New Orleans, Londra, Manila, Mexico City e Barcellona.
Una fiammata, un escalation verso il successo che però termina nel peggiore dei modi: nel 2000 Buti viene arrestato in Italia per volontà delle autorità statunitensi per presunti reati finanziari, pur non essendo mai stato estradato negli Stati Uniti. Sui reati che avrebbe commesso negli Stati Uniti ora ha ottenuto la grazia da Trump, rientrando nella lista dei 73 che hanno ricevuto il perdono presidenziale nell’ultimo giorno di mandato, ma già il tycoon aveva pubblicamente dichiarato l’innocenza di Buti, persona a lui vicina. In tempi più recenti, Tommaso Buti aveva aperto il ristorante “Nove” sul lungarno Guicciardini, portandolo anche al “Billionaire” di Porto Cervo, per poi aprire la società “Sfera”, impresa di produzione e commercializzazione di orologi da polso e di servizi di marketing e intermediazione commerciale.
Ma più che per le attività imprenditoriali le cronache sono ricche dei suoi flirt e delle love story con donne famose e bellissime e anche per le sue amicizie con Flavio Briatore e Adrian Mutu. Ora l’imprenditore ringrazia l’ex Presidente americano attraverso le parole della sua legale,Valeria Calafiore Healy, che ricorda come i reati contro il patrimonio ipotizzati, per i quali Buti è stato graziato, riguardano vicende relative a più di 20 anni prima. L’imprenditore fu processato in Italia e prosciolto dalla Corte di Appello nel 2007: sarebbe stata un’ ingiustizia dover subire un secondo processo su fatti per cui era già stato giudicato.