Che cos’è la psicoanalisi e psicoterapie psicoanalitiche? Si tratta di due termini che si riferiscono a quegli aspetti che hanno a che fare con la psiche umana.
Come ci spiega la dottoressa Ilaria Giannoni, psicologa e psicoterapeuta a Firenze fin dalle pagine del suo sito www.ilariagiannoni.it, questa scienza è nata per analizzare gli aspetti più reconditi della mente umana, assieme a quelle peculiarità uniche che tutti noi possediamo: i comportamenti, i sentimenti e le emozioni che contraddistinguono ogni individuo.
In questa guida facciamo maggiore chiarezza ed evidenziamo i diversi aspetti e le particolarità legate all’utilizzo dei due termini: psicoanalisi e psicoterapie psicoanalitiche
Psicoanalisi e Psicoterapie Psicoanalitiche: origini e definizione dei termini
Il termine psicoterapia, nonostante nasca alla fine del Novecento, affonda le proprie radici in epoche antichissime.
Alcuni storici collegano la sua origine all’epoca Paleolitica e altri alla Grecia antica.
Proprio nel mondo ellenico, la psicoterapia era una pratica terapeutica che conferiva forza e determinazione, eliminava le paure, ed aumentava la tolleranza del dolore e delle sofferenze (tanto da essere indicata all’epoca dal filosofo Antifonte come vera e propria “terapia per gli ammalati”).
Gli antichi greci insomma dimostravano di saperla già lunga sulla psicoterapia.
L’etimologia del termine è composta dalle nozioni di:
-Psiche: legame tra le funzioni cerebrali ed i sentimenti, le emozioni, gli affetti dell’individuo che influenzano i suoi rapporti interpersonali;
-Terapia: insieme delle pratiche mediche con le quali si tende a curare o limitare la sintomatologia e la sofferenza causati da una malattia;
-Terapeuta: derivando da terapia, è colui che pone in essere una terapia seguendo solitamente le indicazioni della medicina.
Profilo professionale dello psicoterapeuta
Dalla scomposizione dei termini, si evince che uno psicoterapeuta è colui che fonda la sua terapia sul dialogo: in qualità di esperto di psicologia si troverà di fronte pazienti bisognosi di aiuto, cercherà di alleviare il malessere interiore, offrendo diverse possibili soluzioni e vie da intraprendere per il miglioramento dello stato psicologico.
Per mantenere il delicato equilibrio tra terapeuta e paziente, quest’ultimo non deve sicuramente sentirsi giudicato: è fondamentale che vi sia la percezione che il psicoterapeuta sia ancillare ed un valido supporto per alleviare le sue paure e difficoltà, trovando il modo di superarle o di renderle meno angoscianti.
Psicoterapia come terapia d’eccezione: 5 aspetti freudiani
Nel campo degli studi medicali, la psicoterapia è una branca davvero singolare. Rappresenta probabilmente l’unica occasione in cui la terapia non ricorre all’uso di farmaci, ma alla sola interazione verbale.
Lo stesso Freud riassumeva le caratteristiche della psicoterapia in 5 aspetti:
1-per trattarsi di psicoterapia deve esserci interazione verbale significativa;
2-l’interazione avviene solo verbalmente;
3-paziente e terapeuta non sono sullo tesso piano, uno chiede aiuto e l’altro lo offre;
4-dal colloquio il terapeuta deve recuperare informazioni sul comportamento, sugli affetti e sulle problematiche che generano il disagio psicologico del paziente;
5-chi chiede aiuto si aspetta di essere sostenuto nell’attuare un processo di cambiamento rivolto alla guarigione.
Una curiosità: pare che durante le sedute con i pazienti, Freud considerava imprescindibile la presenza di Jofi, il suo Chow-chow femmina.
La cagnolina era così abituata ad assisterlo nel lavoro, che aveva anche imparato a calcolarne i tempi: quando lei si alzava in piedi, per Freud era segno che il tempo a disposizione era scaduto e la seduta era finita.
Un vero e proprio pioniere della pet-therapy
Psicoanalisi ed inconscio
La psicoanalisi viene invece definita come lo studio dell’inconscio della mente umana: su di essa si fonda la psicodinamica, la disciplina che, attraverso processi psicoterapeutici, ha stimolato gli studi e le ricerche condotte da Sigmund Freud.
La psicoanalisi è quella branca della medicina relativa allo studio e alla valutazione dell’inconscio.
Si basa su quei comportamenti e su quelle reazioni dell’essere umano che nascono senza la sua volontà, in maniera del tutto incosciente.
La terapia per la cura dei disturbi psicopatologici inconsci, meglio definiti come nevrosi o psiconevrosi è stata ridefinita col termine di psicodinamica.
Proprio Sigmund Freud, che svelò i segreti delle fobie umane, ne aveva una fortissima per il numero 62: non alloggiava mai in stanze d’albergo con quel numero e ripeteva spesso che sarebbe morto a 62 anni.
Questo per far capire che anche i “geni”, possono soffrire di timori e paure: nonostante le loro eccelse qualità, sono pur sempre anche loro esseri umani!