La pandemia da Coronavirus verrà ricordata come un evento drammatico che ci ha costretti a restare chiusi nelle nostre case, fermando apparentemente il mondo per due anni circa. In realtà, quanto accaduto ha portato con sé anche numerosi aspetti favorevoli, soprattutto con riguardo al mercato del lavoro che appare ampliato a seguito delle nuove figure professionali che nel frattempo sono emerse. Tuttavia, queste nuove professioni non derivano solo da questo cambiamento, ma sono figlie del tempo in quanto rispondono alle nuove esigenze imposte da una società sempre più digitale e dunque smaterializzata sia dal luogo fisico sia nei ruoli.
A fronte di una crescente richiesta di nuovi professionisti in ambito sconosciuti fino a qualche anno fa, numerosi atenei e i relativi corsi di studi si sono adeguati introducendo, in alcuni casi, nuove discipline da insegnare e, in altri casi, vere e proprie nuove facoltà.
Questi ruoli emergenti non sono isolati in quanto si vanno ad aggiungere a quelle professioni sorte per effetto del nuovo sistema Privacy introdotto nel 2018 a livello europeo.
Ma quali sono i corsi di studio su cui puntare per poter accedere al mondo del lavoro con più “facilità”?
Secondo un’indagine condotta nel 2019 da ANPAL e Unioncamere fino al 2025 le figure professionali più richieste prevedono il conseguimento di una laurea triennale o magistrale in economia. Tuttavia, per avere maggiori opportunità lavorative e risultare più “appetibili” agli occhi dei recruiters è importante non sottovalutare un’eventuale offerta di master in economia. Infatti, conseguire un ulteriore titolo rispetto alla sola laurea non solo vi pone in una posizione migliore rispetto ai vostri futuri competitors ma consentirà al professionista di acquisire un ampio bagaglio nozionistico spendibile a livello nazionale o internazionale. Da non dimenticare, inoltre, che spesso questi master prevedono non solo un’offerta formativa teorica ma anche pratica.
Sebbene tutto questo possa apparire allettante, non tutti hanno la concreta opportunità di poter accedere ad un corso di laurea o ad una formazione post-laurea a causa della distanza, di pregressi impegni professionali o personali. Per questo spesso le future matricole valutano la possibilità di optare per l’immatricolazione presso una facoltà che si avvale della modalità didattica e-learning, offerta da atenei come l’Università Telematica Niccolò Cusano.
I lavori del futuro ovviamente non riguardano solo il corso di laurea in economica, ma sono sempre più richieste professionisti che abbiano conseguito una laurea in scienze della formazione, in ingegneria elettronica, industriale, chimica o dell’informazione. Inoltre, la Pandemia ha mostrato quanto il personale sanitario italiano sia in realtà inferiore rispetto alle esigenze del territorio. Per questo, sembrerebbe che le lauree in ambito sanitario siano destinate a crescere nuovamente al fine di poter raggiungere un numero congruo di professionisti. Infine, ma non per ultimo, a seguito dei numerosi cambiamenti e pensionamenti oggi la scuola si presenta, ad un mese dalla chiusura del primo trimestre, ancora con un migliaio di cattedre scoperte. Più di tutte a risentirne sono le materie STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), ossia quelle che richiedono una laurea in ambito scientifico, matematico e fisico.