Va detto senza mezzi termini: la salute è una questione seria e non può essere presa alla leggera, soprattutto quando si tratta di alimentazione e dieta.
Non è sufficiente saltare i pasti o affidarsi a improbabili pozioni miracolose a base di ingredienti naturali per perdere peso in modo sano.
Il corpo umano è un sistema complesso, regolato da innumerevoli processi che lavorano in sincronia per mantenere la vita e il benessere.
Affinché tutto funzioni correttamente, è essenziale garantire al corpo tutti i nutrienti di cui ha bisogno e mantenere in salute il nostro microbiota.
Ogni giorno, dobbiamo assumere oltre 110 sostanze fondamentali nelle giuste quantità e proporzioni, in base alle nostre specifiche esigenze, al nostro stato fisico e all’età.
Quando è necessario apportare modifiche alla propria alimentazione è quindi fondamentale consultare un professionista qualificato. Infatti, affidarsi a soluzioni improvvisate può mettere a rischio la salute anziché migliorarla.
Quando consultare un nutrizionista?
Un nutrizionista può guidarci in un percorso di rieducazione e consapevolezza alimentare.
Attraverso questo percorso, impareremo uno stile di vita sano attivo adatto alle nostre esigenze, acquisiremo conoscenze su come alimentarci correttamente e impareremo a combinare gli alimenti in modo appropriato per perdere peso in modo sano e mantenerlo, guadagnandoci in salute, energia e buon umore.
Ci sono anche altre circostanze che possono spingerci a migliorare il nostro benessere fisico e mentale, consultando una nutrizionista su biologanutrizionistatrieste.it:
- quando mangiamo troppo poco a causa di ritmi di vita frenetici o mancanza di appetito, e abbiamo bisogno di capire come aumentare di peso in modo equilibrato, aumentando la massa magra e non quella grassa;
- durante periodi fisiologici speciali come la gravidanza, l’allattamento o altre situazioni in cui una corretta alimentazione può migliorare significativamente il nostro benessere e sconfiggere la stanchezza;
- quando abbiamo problemi intestinali e vogliamo conoscere quali alimenti consumare per evitare disagi;
- se pratichiamo sport a livello amatoriale o agonistico, per imparare a bilanciare l’alimentazione in modo da sostenere le nostre performance fisiche.
Perché andare da un nutrizionista?
È fondamentale rispettare il nostro corpo e la nostra salute, evitando di affidarli a individui non professionalmente qualificati. Per quale dovremmo permettere a persone non esperte, ovvero non medici, dietisti o biologi nutrizionisti, di prescriverci diete?
Chi è e cosa fa il nutrizionista
Il nutrizionista è un professionista riconosciuto dalla legge che, dopo aver concluso un percorso di studio e di formazione, è abilitato a valutare i bisogni nutrizionali e a sviluppare programmi alimentari personalizzati. Attraverso un percorso di rieducazione alimentare, il nutrizionista lavora con il paziente per modificare il suo stile di vita e la sua relazione con il cibo, garantendo sia il benessere fisico che mentale.
Questo professionista può essere un medico o un biologo nutrizionista, quest’ultima figura regolamentata dalla Legge 396/67.
Secondo il decreto ministeriale n. 362/93, il biologo nutrizionista è responsabile della definizione della dieta ottimale per singoli individui in base alle loro condizioni fisio-patologiche, nonché della formulazione di diete adatte per mense aziendali, gruppi sportivi e altre comunità, tenendo conto delle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti per età, sesso e livello di attività fisica.
Inoltre, è incaricato di formulare diete speciali per condizioni patologiche particolari in contesti ospedalieri e simili.
Va sottolineato, però, che la diagnosi delle patologie e la somministrazione dei farmaci rimangono prerogative del medico.
FONTI
www.materdomini.it/visite-ed-esami/visita-nutrizionistica/
www.humanitas.it/news/dieta-perche-e-importante-farsi-seguire-da-uno-specialista/
www.clinicacellini.it/news/salute-quando-ce-bisogno-del-nutrizionista/
DISCLAIMER: Affidatevi al vostro medico per l’analisi dei vostri problemi di salute, considerando che l’articolo ha solo uno scopo informativo