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Intervista Esclusiva con Davide Cirillo: Come Dominare Google Ads nel 2025 Senza Sprecare un Euro

Nel mondo in continua evoluzione del digital marketing, Google Ads continua a occupare un ruolo centrale nelle strategie delle aziende che vogliono crescere rapidamente. Per capire come affrontare al meglio il 2025 in questo ambito, abbiamo intervistato Davide Cirillo, consulente Google Ads e fondatore di www.davidecirillo.it, un punto di riferimento per chi vuole ottenere risultati concreti attraverso la pubblicità online.

In questa intervista, Davide ci guida tra le sfide e le opportunità delle campagne Google Ads di oggi, svelando numeri reali, tecniche efficaci e consigli strategici per chi vuole investire con criterio e ottenere un ritorno concreto, senza sprecare budget inutilmente.

Quanto è indispensabile Google Ads per un’azienda che vuole crescere nel 2025?

Davide Cirillo: Google resta il motore di ricerca più utilizzato al mondo e, di conseguenza, la vetrina digitale più potente per chi vuole farsi trovare nel momento in cui le persone stanno cercando qualcosa. In Italia, così come a livello globale, il traffico che arriva da Google è una delle principali fonti di acquisizione clienti.

Se parliamo di Google Ads, stiamo parlando dello strumento che permette di essere visibili subito, a pagamento, ma in modo estremamente mirato. Nel 2025 non solo è utile, è strategico. La SEO resta importante, ma è un lavoro di medio-lungo periodo. Le Ads, invece, ti permettono di testare, ottenere visibilità immediata, e soprattutto misurare con precisione il ROI.

È vero che fare pubblicità su Google nel 2025 è proibitivo?

Davide Cirillo: Dipende. Uno degli errori più comuni è pensare che Google Ads sia costoso “di per sé”. In realtà il costo è variabile, dipende da fattori come il settore, le parole chiave che si scelgono e il tipo di campagna.

Funziona a PPC (Pay Per Click), cioè si paga solo quando qualcuno clicca sull’annuncio. Alcune parole chiave hanno un costo per clic (CPC) molto alto, specie in settori competitivi come finanza o legale, mentre altre possono costare pochi centesimi, come nel turismo o in nicchie locali.

L’importante è impostare un budget giornaliero, ottimizzare le campagne e monitorarne l’andamento. Anche con 300 o 500 euro al mese si possono ottenere risultati, se la strategia è pensata bene.

Quali sono i fattori chiave per tenere sotto controllo i costi delle campagne?

Davide Cirillo: Ci sono cinque elementi fondamentali:

  1. Parole chiave: alcune keyword sono più costose di altre perché hanno alta competizione;
  2. Quality Score: più alta è la qualità dell’annuncio, più Google ti premia con costi minori. Bisogna scrivere testi pertinenti, creare buone landing page e mantenere alta la percentuale di clic;
  3. Tipo di campagna: le campagne search costano di più rispetto alle display. Ma ogni tipo ha un ruolo specifico;
  4. Target geografico e demografico: più è mirato il targeting, più si evita di disperdere il budget;
  5. Settore: alcuni ambiti sono notoriamente più costosi, come l’assicurativo o il real estate.

Una gestione attenta di questi fattori fa la differenza tra una campagna che brucia budget e una che genera conversioni.

Ci puoi dare qualche dato sui costi medi per settore nel 2025?

Davide Cirillo: Certo. Con gli strumenti di pianificazione delle parole chiave di Google possiamo stimare i CPC medi per settore. Ad esempio:

  • Settore viaggi: CPC medio tra 0,30 € e 0,90 €;
  • Settore e-commerce: 0,50 € – 1,20 €;
  • Finanza e assicurazioni: spesso sopra i 2,50 €, con picchi anche di 6-8 euro per clic;
  • Auto e noleggi: variabile, ma intorno a 1,50 € – 2,00 €.

C’è differenza tra CPC parte bassa (quando la concorrenza è debole o l’annuncio è ben ottimizzato) e parte alta (più aggressiva e competitiva).

Qual è un budget minimo consigliato per iniziare con le Ads nel 2025?

Davide Cirillo: Non c’è una cifra magica, ma possiamo dare delle linee guida realistiche:

  • Piccola impresa locale: da 300 € a 500 €/mese;
  • Campagna nazionale: almeno 000 € – 5.000 €/mese;
  • E-commerce: tra 000 € e 3.000 €/mese, a seconda della scala.

Google stessa consiglia una spesa iniziale tra i 10 e i 50 € al giorno. La chiave è non improvvisare: anche con un budget ridotto, se è ben gestito, si possono ottenere buoni risultati.

Come funzionano i costi delle campagne display nel 2025?

Davide Cirillo: Le campagne display funzionano su base CPM (costo per mille impressioni). Nel 2025 i costi oscillano in media tra 0,50 € e 2,50 € CPM, in base al pubblico e al settore.

Questi annunci sono perfetti per il brand awareness e per promozioni stagionali o offerte a tempo. Non puntano tanto sulla conversione diretta quanto sulla visibilità.

L’aumento dei costi operativi influenzerà il budget delle aziende?

Davide Cirillo: Sì, è un aspetto da considerare. Dal 1° luglio 2024, Google ha aumentato i costi operativi dal 2% al 2,5% in Italia, a causa della cosiddetta “WebTax”.

Significa che su un budget di 100 euro, 2,50 euro andranno alle spese operative. È un incremento contenuto, ma su grandi volumi può incidere. Anche altri paesi stanno adottando misure simili.

Consigli pratici per massimizzare il ROI con le Google Ads nel 2025?

Davide Cirillo: Eccone alcuni fondamentali:

  • Keyword research accurata e uso intelligente delle corrispondenze;
  • Scrivere annunci di qualità, coerenti con la query;
  • Sfruttare al massimo gli asset (sitelink, callout, estensioni);
  • Impostare un targeting preciso: no a campagne troppo generiche;
  • Tracciare sempre le conversioni (form, telefonate, vendite);
  • Fare test continui su titoli, call to action e landing;
  • Usare Google Shopping per e-commerce visivi;
  • Adattare gli annunci al mobile, dove avviene la maggior parte dei clic;
  • Monitorare, ottimizzare, aggiornarsi: la pubblicità è dinamica.

Se possibile, lavorare con un consulente o un’agenzia è il modo più efficace per ottimizzare costi e risultati.

Oltre agli annunci a pagamento, ci sono alternative per farsi trovare su Google?

Davide Cirillo: Certamente. La SEO è ancora oggi un pilastro del marketing digitale. Ottimizzare il proprio sito per i motori di ricerca permette di ottenere traffico organico gratuito, che si somma a quello a pagamento.

In realtà, le migliori strategie digitali combinano SEO e Google Ads, per presidiare più punti della SERP e accompagnare l’utente lungo tutto il funnel.

Le tue previsioni sui costi Ads nel 2025? Cosa devono aspettarsi le aziende?

Davide Cirillo: I costi tenderanno ad aumentare. Lo vediamo già con l’incremento della concorrenza e delle spese operative. Ma non è un problema se si lavora con metodo.

Le aziende dovranno imparare a pianificare meglio, segmentare, analizzare le performance e ottimizzare costantemente. Chi lo fa, riesce a generare un ritorno più alto anche in un mercato più caro.

Conclusione

Questa intervista con Davide Cirillo ci ha fornito una panoramica chiara e aggiornata su come affrontare Google Ads nel 2025 con consapevolezza. Capire i meccanismi, analizzare i dati, ottimizzare ogni passaggio e conoscere i propri margini di manovra sono elementi fondamentali per ottenere risultati veri.

Grazie a Davide per aver condiviso con noi la sua esperienza e la sua visione. Per chi desidera approfondire o ricevere supporto nella gestione delle proprie campagne, il sito di Davide Cirillo rappresenta una risorsa preziosa.