Salute

Come gestire la rottura delle emorroidi?

Ecco 3 rimedi pratici

È proprio il caso di dirlo: le emorroidi sono una vera scocciatura! Sia perché questo disturbo può essere davvero imbarazzante, sia perché può insorgere una sequela di sintomi fastidiosi, come ad esempio dolore e prurito. Quando le emorroidi sono congeste e infiammate, potrebbero rompersi e sanguinare leggermente. Vediamo di capire perché e cosa fare in caso di emorroidi con sangue per arginare questa situazione spiacevole.

A volte le emorroidi possono rompersi: perché?

Anzitutto scopriamo perché le emorroidi possono diventare patologiche, infiammarsi e dare fastidio. Le emorroidi da sole non sono una malattia, ma formazioni fisiologiche, situate nel canale anale o intorno all’orifizio anale. Questi morbidi gavoccioli o cuscinetti irrorati di vasi sanguigni partecipano alla continenza delle feci, regolandone il passaggio durante l’evacuazione.

La patologia o malattia emorroidaria si manifesta quando i cuscinetti si infiammano, si gonfiano e causano dolore o prurito. Tale situazione dipende da un problema di circolazione, nella fattispecie da una insufficienza venosa a carico del plesso delle emorroidi, cioè i vasi sanguigni emorroidari.

Cosa può provocare la rottura dei cuscinetti emorroidari?

La rottura delle emorroidi può avvenire soprattutto durante l’espulsione delle feci. Soprattutto se si soffre di stitichezza e le feci da espellere sono secche e dure, il passaggio potrebbe causare micro traumi all’orifizio anale e all’area circostante, per via dell’attrito, dello sfregamento e delle faticose spinte espulsive.

Potrebbe dunque insorgere un conseguente rigonfiamento delle emorroidi con infiammazione, dolore e irritazione della delicata cute irrorata di vasi sanguigni. È facile che, in queste condizioni, la pelle delle emorroidi si rompa e possano fuoriuscire poche tracce ematiche rosso vivo, che noteremo sulla carta igienica.

Perché possono fuoriuscire tracce di sangue?

Non lasciamoci intimorire da questa possibilità poiché non è nulla di grave: si tratta di poche gocce ematiche, non di un sanguinamento ininterrotto. Le tracce ematiche sono imputabili alla rottura dei vasi sanguigni emorroidari: il tessuto emorroidario ne è ricco.

È utile ricordare, infatti, che i gavoccioli emorroidari sono formati da un tessuto morbido e spugnoso, altamente vascolarizzato, cioè attraversato da numerosi vasi sanguigni. Per questo motivo, in particolar modo durante l’evacuazione, come si è detto, le emorroidi possono rompersi e possono uscire poche gocce di sangue.

Come comportarsi in caso di rottura dei gavoccioli emorroidari?

Seguiamo tre consigli pratici di salute:

  1. Non strofiniamo con la carta igienica. Sfregare troppo vigorosamente per pulirsi può aggravare l’irritazione della cute emorroidaria, peggiorando la situazione locale e favorendo il sanguinamento dei cuscinetti. Utilizziamo della carta igienica morbida, semplice, tamponando più volte.
  2. Attenzione alla detersione intima. È consigliabile lavare separatamente genitali esterni e zona ano- rettale, per evitare il passaggio di batteri. Per quanto riguarda la detersione della zona anale infiammata, utilizziamo acqua a temperatura ambiente, nella quale avremo diluito un detergente delicato, rispettoso del fisiologico pH cutaneo, senza schiumogeni, coloranti o profumazioni. Asciughiamoci tamponando leggermente con un panno morbido.
  3. Vestiario comodo. Prediligiamo indumenti intimi in cotone, di colore bianco, che non irritino la pelle. Inoltre, evitiamo di indossare jeans skinny o altro abbigliamento stretto e aderente, optando per abiti confortevoli, in fibra naturale, che agevolino i movimenti e non peggiorino la situazione locale. Infatti, abiti sintetici e stretti potrebbero promuovere la sudorazione, con la creazione di un ambiente umido, favorevole alla proliferazione di germi.

Cosa fare per prevenire la rottura delle emorroidi?

I rimedi di benessere saranno orientati principalmente a contrastare la stitichezza, promuovendo il fisiologico transito intestinale. Ecco in che modo agire:

Contrastare la stipsi seguendo un’alimentazione ricca di acqua e fibre

I sintomi dolorosi, la rottura delle emorroidi e il sanguinamento si manifestano soprattutto durante l’espulsione delle feci. È dunque importante prevenire l’insorgenza del disturbo regolarizzando la motilità intestinale con pochi accorgimenti di carattere alimentare.

Se le feci sono dure, secche e di difficoltosa espulsione, sarà importante cercare di diminuire gli sforzi dolorosi e intensi, mantenendo le feci morbide. Tra i suggerimenti di alimentazione corretta, seguiamo dunque una dieta ricca di fibre vegetali, soprattutto verdure, frutta e legumi. Non solo.

Sarà altresì molto importante assicurare al nostro organismo un apporto di acqua che preveda almeno un litro e mezzo al giorno. Infatti, bere acqua contribuirà ad ammorbidire il materiale fecale, agevolandone l’eliminazione, diminuendo il dolore, evitando la rottura dei cuscinetti vascolari.

Evitare il consumo di alimenti irritanti, per non peggiorare l’infiammazione locale

Ricordiamo di fare le giuste scelte a tavola, sospendendo temporaneamente alcuni alimenti, ecco quali.

  • Alimenti irritanti: possono provocare infiammazione, congestione emorroidaria e possibile insorgenza della patologia: no a spezie piccanti, cacao, cioccolato, caffè, cibi fritti, insaccati salati, bevande alcoliche.
  • Alimenti con azione astringente: limone, tè, patate, banane non mature, riso in bianco potrebbero aggravare il disturbo emorroidario.

Fare un po’ di movimento

Può essere utile praticare una leggera e costante attività fisica, per mantenere regolare la peristalsi intestinale, oltre a promuovere la circolazione. Anche una passeggiata di 30 minuti al giorno è un buon rimedio, ricordando di scegliere un abbigliamento confortevole, per non irritare la zona ano- rettale ed evitare attrito e sfregamento.