La febbre nel neonato, specie se è molto piccolo è se è il primo figlio, genera nei genitori emozioni di ansia e forte preoccupazione; le domande che affiorano in mente sono molte e a cui non sempre si riesce a dare una risposta.
La prima cosa a cui si pensa è che la febbre sia il preambolo di chissà quale grave patologia; invece la febbre in se non è una vera e propria malattia, ma una reazione fisiologica del corpo del neonato in questo caso, un’espressione di compenso e di difesa che può comparire all’improvviso e scomparire in breve tempo.
Molte volte nei neonati, ma questo può accadere anche con i bambini un pò più grandi, la temperatura del corpo tende a salire a causa di un forte stress fisico, a causa di uno sforzo, di un’eccessiva sudorazione, per la permanenza prolungata in un luogo chiuso troppo caldo o per l’elevata temperatura esterna.
Nel neonato, come in persone di ogni età, la febbre si manifesta con un aumento della temperatura del corpo al di sopra dei normali parametri; va ricordato che la temperatura corporea cambia da persona a persona e che molto spesso i bambini piccoli e sopratutto i neonati, hanno una temperatura più alta rispetto ai bambini più grandi o agli adulti.
Questo avviene a causa dell’attività metabolica più accelerata che nel neonato è provocata da una crescita fisica costante; il piccolo cresce velocemente e il suo fisico affronta uno sforzo considerevole che provoca l’aumento della temperatura.
Quando si parla di neonati si deve quindi considerare come febbre un valore di temperatura corporea esterna superiore ai 37 gradi, mentre il valore da considerare indicatore di febbre, se misurata per via rettale, è 37,5 gradi; questo avviene qin quanto la misurazione rettale indica la temperatura interna del corpo, che solitamente supera di 0,5 gradi quella esterna.
Se il neonato ha la febbre, solitamente la prima persona ad accorgersene è la mamma, in particolar modo se il piccolo viene allattato al seno o se viene praticato il pelle contro pelle; la mamma percepisce subito dal calore che emana il corpo del bambino se ci può essere un cambio di temperatura.
Un chiaro segnale che il neonato potrebbe avere la febbre è quando presenta un respiro più veloce, quasi come se avesse l’affanno; oppure quando il bambino è molto arrossato in faccia, come se avesse molto caldo.
In questi casi, senza nessun tipo di allarmismo, in quanto la febbre è un meccanismo fisiologico, la prima cosa da fare è misurare la febbre al neonato; certo le prime volte questo può risultare complicato, il piccolo potrebbe muoversi di continuo o piangere mettendo in difficoltà i genitori.
In questo caso la parola d’ordine per i neo genitori è mantenere la calma, cercare di trasmettere sicurezza e serenità al piccolo; i neonati infatti percepiscono prima di chiunque altro i cambiamenti di umore della mamma e, nel sentirla tesa ed agitata, potrebbe innervosirsi ancora di più.
Prima di tutto si deve capire quale può essere il metodo migliore per misurare la febbre ad un neonato, se sotto l’ascella o per via rettale; quindi, specialmente se il bambino è molto piccolo e se sono le prime volte e si è ancora inesperti, potrebbero servire diversi tentativi.
Lo strumento più adatto è sicuramente il termometro elettronico, quello con la punta snodabile, che si adatta ai movimenti del neonato; questo termometro una volta raggiunta la temperatura emette un segnale acustico che può rivelarsi molto utile, specie se si deve fare di fretta. Se siete indecici quale modello comprare potete consultare dei siti specializzati, come per esempio https://amisuradimamma.it/
Anche il classico termometro di vetro è molto affidabile, ma per la misurazione della febbre impiega troppo tempo rispetto a quello elettronico; inoltre il vetro non è infrangibile, potrebbe rompersi e diventare molto pericoloso per il bambino.
In commercio esistono anche termometri ad infrarossi che avvicinandoli semplicemente alla tempia rilevano la temperatura, oppure quelli che vanno inseriti con la punta all’interno dell’orecchio, o ancora termometri da polso ad infrarossi; c è da dire però che questi non risultano essere molto affidabili.
I bambini, nei primi due anni di vita hanno spesso la febbre, specialmente se frequentano posti chiusi ed affollati come l’asilo nido; spesso sono febbri dette passeggere che si presentano e scompaiono nel giro di qualche ora, mentre altre volte possono essere causate da virus ed infezioni di tipo batteriche.
Per cercare di capire quale sia la causa scatenante della febbre nel neonato, va controllato se in concomitanza con l’aumento della temperatura il piccolo presenta vomito, diarrea tosse ed affezioni respiratorie, se nel corpo sono presenti macchie o se il neonato è inappetente e meno attivo del solito.
L’unica persona in grado da fare un’attenta e giusta diagnosi rimane esclusivamente il pediatra di fiducia della famiglia; solo una persona competente in materia può essere in grado di accertarsi la natura della febbre e consigliare un’adeguata cura farmacologica.