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Perché il Var ha cambiato il gioco del calcio (in maniera definitiva)

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Arriva il Var in Serie A, innanzitutto le prime settimane si sono perse a litigare sul gender della tecnologia introdotta nel nostro campionato italiano, il signor Var o la signora Var, quasi per tutti è ormai il Var, ci siamo abituati.

Innanzitutto, la prima cosa a cui la maggior parte dei tifosi italiani ha pensato dopo la sua introduzione è il predominio della Juventus. Il club di via Galileo Ferraris vince il campionato da sei anni in maniera quasi contrastata, se si esclude il primo anno dove Conte superò un grande Milan in una lotta fianco a fianco, e paradossalmente proprio quell’anno fu condizionato da una polemica grande quanto San Siro, il goal di Muntari. Errore arbitrale che forse i tifosi del Milan non hanno mandato ancora giù, anzi togliamo il forse lo hanno rinfacciato sia i dirigenti negli anni a venire che la curva nelle coreografie che negli anni hanno fatto da cornice a questo sentissimo big match.

Quindi questo sta minando il predominio della Juventus? Beh no, la Juventus ha rallentato il ritmo, come quasi sempre fanno le squadre allenate da mister Massimiliano Allegri, ad inizio campionato più per demerito proprio che per vicende arbitrali. Qualcuno farà notare sicuramente che il primo utilizzo nel nostro campionato, della tecnologia s’intende, fu fatto proprio contro i bianconeri alla prima giornata, all’Allianz Stadium contro il Cagliari.

Alex Sandro stende Cop, l’arbitro va allo schermo, analizza la situazione: viene assegnato il rigore ai sardi. Buffon ipnotizza Farias e il tutto si conclude in un nulla di fatto. Quindi il var non ha cambiato nulla? No, anzi. Ha rallentato i tempi di gioco basti pensare solo ai quasi cinque minuti persi alla prima giornata in Crotone – Milan per l’espulsione di Ceccherini, assegnata dal Var dopo aver rivisto il fallo. E se li rallenta si allungo il tempo di recupero, infatti moltissimi minuti di recupero in più troviamo nell’assegnazione dalle varie terne arbitrali, come mai successo nella prima parte di stagione. Solo questo record ha cambiato? No, sono aumentati in maniera vistosa anche i rigori assegnati, molti di più rispetto agli anni precedenti. Tanto che i più furbi al fantacalcio hanno puntato tutti i rigoristi, lo facevano anche gli anni scorsi è vero, ma quest’anno ancora più accanimento.

Inoltre va segnalato che c’è anche chi è scontento di questa novità, quelli che sono contro la modernità, quelli che sentono la mancanza delle chiacchiere da bar (”Avete vinto solo grazie a un rigore che non c’era”). Anche se quest’ultima tipologia di persona sui social non si è ancora estinta, ora c’è chi si lamenta del mancato utilizzo della tecnologia (”La usano solo contro di noi”), senza magari sapere che ci sono dei casi e delle regole specifiche in cui quella situazione può essere giudicata da intervento del Var, per non parlare del silent check, ovvero quando l’azione prosegue e qualcuno sostituisce l’arbitro nell’analisi allo schermo per il replay.

L’unica brutta vicenda arriva dalla Germania su questo nuovo sistema, dove forse la Bundesliga farà dietrofront ufficialmente sulla vicenda a causa di un responsabile del Var, infatti pare che il tecnico in questione sia stato accusato di aver favorito lo Schalke 04 con la tecnologia da lui controllata, la squadra della sua città. Un nuovo format di polemiche, in formato tecnologico.

Le polemiche non cesseranno mai di essere sollevate probabilmente, anzi andranno sempre avanti come l’evoluzione del mondo della tecnologia nel calcio moderno. Chissà a cosa possiamo arrivare con la tecnologia, già l’introduzione della goal line technology ci sembrava incredibile. Concludendo un pensiero non può che andare ad Aldo Biscardi che la moviola in campo l’ha sempre invocata a gran voce…

Fonte: www.novantesimo.com