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Startup: di che cosa si tratta e quali sono gli elementi cardine che la rendono tale

Il termine startup è entrato a far parte del nostro vocabolario quotidiano negli ultimi anni, spesso associato a storie di successo nel campo dell’innovazione tecnologica e digitale di giovani imprenditori che hanno accumulato fortune enormi.

Forse ti starai chiedendo che cosa significhi esattamente e per questo motivo nel nostro articolo di oggi cercheremo di analizzare la questione, vedendo nello specifico il significato del termine “startup” e quali sono le caratteristiche che un’organizzazione di questo tipo dovrebbe avere.

Che cos’è una startup?

Una startup è una nuova organizzazione o un’impresa in fase di avvio che si concentra principalmente sulla ricerca e lo sviluppo di un business model replicabile e scalabile.

Da questa prima affermazione avrai già immediatamente compreso che il termine identifica una vera e propria azienda, la cui base è una corretta organizzazione imprenditoriale che la faccia funzionare a gonfie vele e le permetta di uscire il più presto possibile da questa fase per diventare un’impresa solida e duratura nel tempo.

Detta così sembra molto semplice, ma non devi farti ingannare da tutte le storie di successo che senti sempre sui giornali: se non viene pianificato tutto nel minimo dettaglio, la startup fallisce prima del previsto e non diventerà così un’impresa solida. Se vuoi approfondire la questione, ti consigliamo anche di dare un’occhiata ai dati riportati in questo articolo, dove troverai un ampio approfondimento relativo ai principali motivi per cui il business di una startup molto spesso stenta a decollare.

Le caratteristiche distintive di una startup

Prima di addentrarci ancora di più nella questione, è importante sottolineare che in Italia il termine startup viene sempre più spesso associato alla parola “innovazione”. Esiste infatti un regolamento che prevede la regolamentazione delle imprese definite “startup innovative” che, come spiegato qui, da anche modo di ricevere finanziamenti da fonti pubbliche a fronte di alcuni specifici requisiti.

Affrontiamo così la questione in modo più generale, vedendo quali sono le principali caratteristiche che deve avere un’azienda per essere definita una startup come modello di business.

Uno degli aspetti più importanti di una startup è la sua capacità di crescere rapidamente. Il modello di business di una startup deve essere concepito fin dall’inizio per poter essere facilmente espanso e adattato alle necessità di un mercato in continua evoluzione.

Questo permette a queste aziende di cogliere le opportunità offerte dal mercato riuscendo ad avere una dimensione globale e raggiungendo, in poco tempo, un ampio numero di clienti o utenti.

In molti casi, le startup si concentrano sullo sviluppo e l’introduzione di nuove tecnologie o idee innovative nel mercato. Il loro obiettivo è quello di risolvere problemi reali, offrire nuovi servizi o migliorare quelli esistenti attraverso l’uso di soluzioni tecniche avanzate ed efficaci.

Non dobbiamo poi trascurare due fattori fondamentali: la scalabilità e la replicabilità.

Il primo riguarda la possibilità di poter produrre beni ed erogare servizi senza alcun tipo di blocco legato al personale, alla catena produttiva, alla consegna e alla pianificazione.

Ancora più importante è il fattore della replicabilità. Un’azienda per essere considerata a tutti gli effetti una startup deve poter essere replicata quasi in ogni Paese del mondo senza dover essere totalmente stravolta per adattarsi alla legislatura locale.

Un esempio concreto? I principali social media, come ad esempio Facebook, veri e propri siti web che sono stati esportati in quasi tutti i paesi del mondo con semplici accorgimenti legati all’adeguamento delle politiche interne per privacy e conservazione dei dati degli utenti (in Europa si parla di GDPR) in modo da essere completamente a norma in ogni nazione.